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Una miniera di idee, caratterizzate da visione e concretezza, per il futuro di Cantagallo e per una nuova centralità della montagna.

La collaborazione tra Comune, Università e Pin ha dato risultati davvero sorprendenti: trentacinque studenti del Dipartimento di architettura provenienti da diversi corsi di laurea, pieni di passione per il territorio, insieme a un drappello di docenti sicuramente motivati, hanno vissuto per una settimana nel comune valbisentino e stamani, al Centro visite di Cantagallo, hanno presentato le idee strategiche su cui puntare per il futuro, agganciando in modo originale linee progettuali di sviluppo che vedono già impegnate l’amministrazione. Qualche esempio? La riqualificazione di Luicciana come “borgo d’arte”, candidata a essere realizzata con i fondi del PNRR. In campo idee creative come un originale piano colore degli edifici e la creazione di suggestivi spazi pubblici all’aperto. Ma anche il recupero del Casale, fattoria di proprietà del Comune, attraverso la gestione sperimentale di un podere agri -ecologico multifunzionale.

Grande soddisfazione quella del sindaco, Guglielmo Bongiorno che - con il vicensindaco Maila Grazzini e con il dirigente Nicola Serini - ha creduto fermamente nella collaborazione. Al progetto ha dato il suo sostegno la presidente del Pin, Daniela Toccafondi. Positivo anche il giudizio di Daniela Poli e David Fanfani, i docenti che hanno coordinato il workshop residenziale.

“È un risultato straordinario e al tempo stesso atteso – ha affermato Bongiorno – Ci avete messo a diposizione chiavi di lettura originali, rafforzando il nostro orgoglio di vivere in montagna. Le vostre idee sono un supporto nel rivendicare la centralità della montagna come modello di vita alternativo”. Un laboratorio pilota, dunque, in forza di una collaborazione che il Comune, come ha annunciato Serini, è deciso a proseguire

“In questa settimana a Cantagallo si è lavorato sulla frontiera dell’innovazione e del futuro – hanno sostenuto Poli e Fanfani – l’Università è impegnata in una proposta pilota per promuovere una nuova cultura dell’abitare e del ben vivere basata sulla tutela e messa in valore delle risorse locali e sulla messa a sistema delle tantissime potenzialità presenti”. Entusiasti gli studenti. “L'esperienza vissuta - hanno scritto - è stata sicuramente unica, inaspettata e immersiva, seppur in poco tempo, si è riscoperto e vissuto l'ascolto del territorio e dei suoi abitanti, con i quali sono state scambiate idee e visioni riguardo il futuro”.

Tante e diverse le proposte, tutte inserite in uno scenario d’insieme dove centrali sono il recupero delle economie della montagna e del bosco, la valorizzazione del policentrismo insediativo che caratterizza Cantagallo anche attraverso forme di ospitalità diffusa (l’albergo paese), la messa in valore della cultura produttiva e materiale legata al fiume attraverso un ecomuseo e la promozione di un sistema integrato di mobilità.

Ultimo aggiornamento

30-08-2022 17:08

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