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Cantagallo, 26 maggio 2025 – Non solo passeggiate nel verde o bagni di foresta, ma veri e propri percorsi di cura complementare, scientificamente validati, da inserire nei livelli essenziali di assistenza sanitaria. È l’appello lanciato nel corso del convegno “Foresta, prevenzione e cura. Benessere integrale e territorio: la Forest Therapy” organizzato dal Comune di Cantagallo nella cornice di Borgo Tutto è Vita, centro immerso nel verde dell’Appennino gestito da padre Guidalberto Bormolini, figura di riferimento nel dialogo interreligioso, nella formazione spirituale e nella cura della persona nella sua interezza.

«L’obiettivo di questo convegno è sollecitare la Regione Toscana e le Asl ad attivare percorsi di sanità pubblica basati sulle terapie forestali, superando l’approccio turistico o ricreativo per arrivare ad una vera presa in carico del paziente anche attraverso l’effetto di prevenzione e cura mediato dalla natura», ha affermato Dimitri Becheri, assessore alla Salute del Comune di Cantagallo. «In Italia si parla da tempo di forest bathing, ma la terapia forestale è ben altro: è un approccio clinico, supportato da studi internazionali e anche toscani, che integra le terapie tradizionali nel trattamento di diverse patologie».

I benefici terapeutici della foresta

Le foreste di conifere ad alto fusto come quella della Riserva di Acquerino Cantagallo rilasciano in determinati periodi dell’anno terpeni, sostanze volatili naturali che, secondo numerosi studi scientifici, sono in grado di potenziare il sistema immunitario, ridurre l’ansia, migliorare l’umore e alleviare i sintomi di patologie come asma allergico, fibromialgia, dolore cronico e depressione.

In Toscana sono già attivi studi sperimentali sull’utilizzo delle terapie forestali come trattamento complementare per pazienti oncologici in corso di chemioterapia e soggetti affetti da dolore cronico. Il primo progetto attualmente finanziato con fondi pubblici regionali riguarda proprio la fibromialgia ed è in corso a Cecina. «Sono percorsi basati su sessioni della durata di almeno tre ore, più volte a settimana, per due o tre mesi – spiega l’assessore –. Non improvvisazioni,  ma veri protocolli da inserire nel sistema sanitario».

Cantagallo laboratorio pilota per la “prescrizione verde”

Cantagallo, che ospita nella sua riserva la prima stazione forestale certificata d’Italia, si candida a diventare un laboratorio regionale per lo sviluppo e la diffusione della cosiddetta “prescrizione verde”, sulla scia di quanto già avviene da anni in Paesi come Giappone, Sud Corea  e Stati Uniti, dove i medici possono prescrivere sessioni di immersione guidata  nella natura per affrontare ansia, depressione o asma allergico.

«Vogliamo contribuire ad un cambiamento culturale e sanitario, coinvolgendo istituzioni, comunità scientifica, agronomi, terapeuti – ha concluso Becheri –. Questa giornata è solo l’inizio di un cammino che vogliamo rendere strutturale, con appuntamenti annuali dedicati anche a temi specifici come l’infanzia o la psichiatria».

«Cantagallo ha tutte le carte in regola per essere un punto di riferimento toscano e nazionale sulle terapie forestali: abbiamo la foresta, il supporto del CAI, le competenze scientifiche, il tessuto associativo e una comunità attenta e partecipe – ha sottolineato il sindaco Guglielmo Bongiorno –. Ma la sanità è competenza regionale: chiediamo con forza che la Regione Toscana apra la strada a un’integrazione strutturale della natura nella cura, a beneficio dei cittadini e del sistema sanitario stesso. Noi siamo pronti».

Al convegno sono intervenuti, tra gli altri, Federica Zabini, ricercatrice del CNR di Firenze; Maria Teresa Mechi, direttrice di presidio dell’Asl Toscana Centro, il professor Marco Trabucchi, direttore scientifico del Gruppo di ricerca geriatrica di Brescia, direttori di unità operative complesse come Geriatria, Psichiatria e Neurologia, docenti della Facoltà di Agraria impegnati nei progetti For.Sa. (Foreste per la salute) e TeFFiT, che forma psicologi specializzati nella terapia forestale, rappresentanti delle Foreste Modello delle Montagne Fiorentine, esperti di fitoterapia, medicina integrata e psicologia ambientale.

Due contributi video internazionali hanno arricchito il dibattito. Il primo, dell’architetta pratese Eleonora Niccoli, collaboratrice della prestigiosa Big Foundation di Copenaghen, ha mostrato progetti di connessione uomo-natura attraverso il design e l’architettura. Il secondo, del professore e imprenditore svizzero Fabrice Leclerc, fondatore della Vallée Éternelle, ha raccontato il salvataggio di 60 valli in tutto il mondo da deforestazione e speculazione edilizia, con approcci innovativi, premiati anche a Hollywood. Ospite d'eccezione in platea l'ex ministra della Salute Mariapia Garavaglia.

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Ultimo aggiornamento: 26-05-2025, 15:30